Paolo Emilio Bilotti

Paolo Emilio Bilotti (Vallefiorita, 4 febbraio 1860 – Salerno, 25 novembre 1927) è stata una figura di particolare spicco nella vita culturale salernitana tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.

Biografia

Nato in provincia di Catanzaro, si trasferisce a Salerno nel 1891, quando trentunenne vince il concorso per Direttore dell’Archivio di Stato e qui risiederà fino alla morte presso la sede dell’Archivio, all’epoca in Via Botteghelle. In questo lungo periodo di quasi quarant’anni, Bilotti si dedica assiduamente al riordinamento dei fondi documentali e secondo quanto emerge da una relazione a stampa del 1899 il suo impegno per una corretta tenuta delle carte del fondo storico e della ordinata disposizione dell’Archivio corrente dà buoni frutti. Come Direttore egli non si limita alla gestione amministrativa dell’Archivio ma anche fornisce il primo analitico inquadramento della storia dell’istituto a partire dal 1866, ne definisce la consistenza e soprattutto le esigenze per il futuro.

In questi anni di permanenza a Salerno, Paolo Emilio Bilotti si dedica non solo all’impegno archivistico, ma anche a molte iniziative culturali, denotando sensibilità storica e propensione a partecipare attivamente alla vita politica della città. Appassionato di studi rinascimentali e del Risorgimento italiano, nel 1907 pubblica uno dei suoi studi più noti: “La spedizione di Sapri. Da Genova a Sanza”. Il lavoro è frutto di una ampia ricognizione bibliografica e di lunga ricerca di archivio, con risultati largamente apprezzati in particolare per la ricostruzione delle vicende legate all’impresa di Carlo Pisacane.

Un anno dopo, nel 1908, viene affidata a Bilotti la presidenza della Commissione Archeologica di Salerno, di cui continuerà ad occuparsi per lungo periodo mantenendo un costante rapporto con la Soprintendenza napoletana, allora retta da Amedeo Maiuri. Nel 1924 propone quindi di istituire un museo archeologico che verrà poi inaugurato solo dopo la sua morte nella sede nell’ex convento di San Benedetto, dove ancora si trova attualmente.

Tra gli impegni assunti da Bilotti nel quadro delle relazioni di vertice con ambienti non solo locali si pone quindi la sua appartenenza alla loggia massonica “Carlo Pisacane” (1915). Nel suo ruolo di dignitario massonico, pur tenuto al vincolo del segreto, egli si fa promotore, insieme all’altra sezione della massoneria salernitana “Giovanni da Procida”, di un’organizzazione nazionale a sostegno della laicità dello stato.

Gli interessi come appassionato cultore di studi storici lo spingono soprattutto a promuovere fin dal 1899 la costituzione a Salerno di una Società di Storia Patria, secondo quanto stava accadendo nel resto d’Italia, compresa Napoli: un progetto che si realizzerà solo nel 1920, nel rinnovato clima culturale e politico seguito alla Prima Guerra Mondiale. L’Archivio storico diventa ora l’organo culturale e il contesto più idoneo per realizzare i fini della Società che trovano poi concreta espressione nella rivista “Archivio Storico per la Provincia di Salerno”. Nel primo numero, in un articolo intitolato “I doveri della nostra Società Patria” Bilotti delinea i punti programmatici della nuova istituzione con attenta definizione dei riferimenti ideali e degli obiettivi culturali e anche operativi che, all’interno di un vasto programma di ricerche di storia, prendeva l’avvio da tematiche di ricerca sull’epoca greco-romana e si spingeva fino al Risorgimento.

L’avvento e l’affermazione del Fascismo pesano tuttavia sugli ultimi anni di vita di P.E. Bilotti che rifiutando di iscriversi al Partito Fascista si ritrova isolato nel flusso dei profondi cambiamenti che investono le dinamiche politiche, sociali e culturali salernitane. Con la morte di Bilotti nel 1927 si determina infine anche la chiusura della rivista “Archivio Storico per la Provincia di Salerno”.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il nuovo Direttore dell’Archivio di Stato di Salerno Leopoldo Cassese, promuove una commemorazione pubblica di P.E. Bilotti e si attiva per il trasferimento dei resti mortali di Bilotti nello spazio cimiteriale della città riservato agli uomini illustri. Sulla sua tomba viene collocato il suo busto in gesso con epigrafe di Benedetto Croce: “Paolo Emilio Bilotti //anima operosa e schiva// raccolta in dotte ricerche e studi severi// che illustrano la storia di Salerno// a lui calabro patria di adozione// lasciò di sé quel desiderio// che è gloria dei buoni”.

Bibliografia di Paolo Emilio Bilotti

  • Relazione sull’Archivio di Stato in Salerno, Salerno 1899
  • Per la Calabria, Catanzaro 1905
  • La Società Economica di Principato Citeriore. Notizie Storiche (dal 18010 al 1880), Salerno 1905
  • Gordiano Pio sul trono dei Cesari: nota storico-numismatica, Salerno, Jovane, 1907.
  • La spedizione di Sapri. Da Genova a Sanza, Salerno 1907
  • Indagine intorno alla datazione di Montecorvino, Montecorvino Rovella, Tip. L’Unione, 1909
  • I doveri della nostra Società di Storia, «Archivio Storico della Provincia di Salerno», I, 1, 1921, pp. 7-28
  • Relazione amministrativa per l’esercizio 1921, «Archivio Storico della Provincia di Salerno», II, 1-2, 1922, pp. 116-123
  • Note tristi, «Archivio» cit., II, 1-2, 1922, p. 124
  • Note tristi, «Archivio» cit., III, 1, 1923, p. 90
  • La monografia del prof. Matteo della Corte su la Groma, «Archivio Storico della Provincia di Salerno», III, 2-3, 1923, pp. 140-151
  • Avvenimenti e ricordi, «Archivio», IV, 1-2, 1924, pp. 90-95
  • Il tempio di Santa Maria Maggiore in Nocera, «Archivio Storico della Provincia di Salerno», IV, 3-4, 1924, PP. 161-162; v, 1-2, 1926, PP. 91-95
  • I Cacciatori dell’Irno. Vicende di un battaglione di volontari nel 1860, «Archivio»V, 3, 1926, pp. 123-131
  • Di un antico tempio in Castiglione, «Archivio Storico della Provincia di Salerno», VI, 1, 1927, pp. 23-33
  • Le ragioni della Provincia sul tratto stradale Vietri-Salerno
  • Per l’arte antica nel Salernitano

Bibliografia di riferimento

  • Donato Dente, Linee di storia politica culturale e scolastica nel salernitano dal 1900 al primo quinquennio fascista, Napoli, Morano, 1982.
  • Leopoldo Cassese (a cura di), Guida storica dell’archivio di Stato di Salerno, Salerno, Reggiani, 1957.
  • Italo Gallo, Profili di personaggi salernitani tra Ottocento e Novecento, Salerno, Laveglia, 2002, ISBN 88-88773-54-1.
  • Alfonso Leone e Giovanni Vitolo (a cura di), Guida alla storia di Salerno e della sua provincia, vol. 3, Salerno, Pietro Laveglia, 1982.
  • Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. 4, Roma, 1994, ISBN 9788871250809.
  • Guido Panico, Ritratto di borghesie meridionali, Roma, Avagliano, 2005, ISBN 88-8309-170-1.
  • Luigi Rossi (a cura di), Stato, nazione e il “tradimento dei chierici”: gli storici a Salerno e il caso italiano. Convegno di studio, Fisciano 4 dicembre 2002, Salerno, Plectica, 2004
  • Maria Teresa Schiavino, Catalogo dei libri antichi del fondo “Paolo Emilio Bilotti”, Salerno, Pubblicazioni dell’Archivio di Stato, 2014. SCHIAVINO, fondo Bilotti ASSA.pdf

Paolo Emilio Bilotti (1860-1927) Foto archivio privato Famiglia Bilotti (si ringrazia Ferdinando Maria Bilotti)