La Collezione numismatica
Stimata inizialmente in oltre seimila monete, successivamente alla sistemazione avvenuta nei primi anni ottanta si rivelò essere composta da circa undicimila reperti, ad oggi non ancora completamente studiati.
Si tratta di una raccolta eterogenea, comprendente monete emesse dalle città della Magna Grecia, monete romane, delle zecche longobarde e normanne, fino ad arrivare ai primi anni del XX secolo.
Lo stesso Bilotti aveva iniziato a classificarle, come dimostrano alcuni quaderni manoscritti rinvenuti fra i suoi documenti.
Leopoldo Cassese, direttore dell’Archivio di Stato di Salerno tra il 1934 e il 1960, ne redasse un elenco al quale si fa riferimento ancora oggi.